Se qualcuno mi chiedesse di dirgli senza pensarci troppo quali sono i miei ricordi più belli legati al Natale, sicuramente direi: 1) le settimane precedenti alla Festività, in cui dedicavamo alcune giornate a cucinare assieme a mamma chili di biscotti buonissimi ( e tutti diversi, perché si variava dai baci di dama, alla punte di cioccolato, i cantucci e naturalmente le frolle con la marmellata, senza dimenticare ovviamente quelli più semplici ma che noi bimbe adoravamo fare, utilizzando stampini a forma di cuore, stella, albero e stella di Natale) da regalare poi ai nostri amici come dono. Ricordo l’intenso ed inebriante aroma di dolce che si diffondeva per tutta la casa e che ci accompagnava tutto il giorno. 2) il momento in cui si andava in soffitta a prendere l’albero e le luci di Natale (albero rigorosamente di plastica ma che rendevamo poi bellissimo con i nostri addobbi) ed il presepe che papà preparava con tanta cura.
L’atmosfera in casa con le luce a intermittenza dell’albero e del presepe mi incantavano e rendevano l’attesa magica. Questi sono i miei ricordi più belli. A renderli così speciali credo sia il fatto che queste attività e tradizioni che ripetevamo ogni anno e legate al Natale fossero momenti così speciali perché li trascorrevamo tutti assieme. Che cosa ci sarebbe stato di bello da ricordare negli anni se ci fosse arrivato a casa ( già bello addobbato e con lucine funzionanti) un bell’albero spedito da Amazon o tanti gustosissimi biscotti inscatolati e confezionati a festa da regalare senza tanta fatica? Credo poco…
Mi sono divertita tanto ed emozionata anche un pò a fotografare Damiano mentre preparava dei biscotti con la sua mamma. Quel bimbo avrei potuto essere io più di 30 anni fa… con il naso sicuramente sporco di farina (avete presente quando avete le mani impiastrate di pasta e farina perché state impastando e comincia a prudervi terribilmente il naso? cominci a strofinarti con i gomiti e poi quando non ne puoi più ti passi velocemente una mano sperando che passi….) Ricordo che quando finivo di fare i biscotti mi ritrovavo farina dalla punta dei piedi alla punta del naso…. Però era così divertente.
Sono tornata a casa loro anche un pò di giorni fa quando tutti assieme hanno deciso di preparare l’albero e scrivere la letterina a Babbo Natale.
Quando si tratta di “family photography” A me piace questo. Raccontare momenti di vita di una famiglia, veri, senza costruire o imporre situazioni particolari. Non chiedo ai bambini di fare qualcosa di specifico per me, anzi faccio di tutto perchè (soprattutto quando invado il loro spazio andando a casa loro) si dimentichino presto della mia presenza e mi ignorino, prendendo tempo e bevendo un caffé con la mamma finché l’attenzione non si toglie da me. Cerco di essere percepita come un’amica dei genitori che va a trovarli e spesso ci riesco. In questo modo, solitamente dopo poco tempo, tornano a dedicarsi alle loro attività e non si “agitano” più di tanto quando incomincio poi a scattargli delle fotografie.
Si accorgono che non pretendo nulla da loro ed accettano ben volentieri la mia presenza. Questo è il mio modo di approcciarmi ai bambini. Richiede tempo e pazienza, ma per chi come me non vuole semplicemente un bello scatto, ma ama una fotografia “reportage” , senza pose e magari che ti regali anche qualche emozione, questi requisti sono fondamentali.
Vi lascio alle immagini che raccontano la preparazione al Natale di questa splendida famiglia.